Spesso ci dimentichiamo del fatto che siamo – a tutti gli effetti – degli esseridotati di straordinaria forza creatrice. Tormentati dagli eventi della quotidianità e/o da conflitti interni, ci mettiamo addosso la “veste della vittima”. Ci lamentiamo perché le cose non si sviluppano come vorremmo e continuiamo a stare dentro nel solito mantra: “Non ci posso fare nulla, sono troppo debole.”
Tutto ciò che l’Uomo realizza (consapevolmente o inconsapevolmente) parte sempre da un pensiero, da un’idea. Questo pensiero, alimentato con sentimenti e azioni, passo dopo passo, si realizza, cioè “si manifesta”. Quindi, fino ad arrivare al risultato finale, si attraversano di regola alcuni passaggi accompagnati da sensazioni/ emozioni. E queste emozioni – se rimaniamo inconsapevoli – possono alterare il processo di creazione.
Pertanto, imparare a gestire i pensieri e le emozioni rimane sempre il nostro compito più importante. Chi non ha la giusta fiducia in se stesso, ovvero, non nutrisce con grande motivazione la sua idea e la lega ad una visione finale, solitamente incontra dei problemi. E questi ultimi possono sembrare anche invalicabili. Viceversa, chi ha imparato a utilizzare le forze della coscienza è facilitato nella realizzazione di ciò che si e prefissato come obiettivo. Il segreto sta nel fatto di installare una coerenza tra pensiero e sentimento per proiettarequest’energia verso l’obiettivo precisamente definito.
Tutti conosciamo eventi o situazioni per cui è possibile andare in crisi. A tal riguardo dipende dalla nostra abilità di gestire pensieri ed emozioni per interpretare l’evento nella maniera a noi più giovevole. Poniamo l’esempio di un fallimento economico. C’è chi in caso del fallimento della propria azienda va in grave crisi depressiva. Altri invece interpretano l’evento come esperienzaimportante per fare meglio alla prossima esperienza. L’evento, le nostre relazioni, la nostra vita,… tutto, di per se, è quello che è. Ma siamo noi, attraverso gli strumenti della nostra coscienza, a darne il significato.
Per questo motivo è fondamentale dichiarare solennemente una volta per tutte:
“Io sono libero di Pensare, di Sentire, di Essere”.
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