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FOTO Molte persone riescono ad intuire le decisioni giuste e a rimanerne poi pienamente soddisfatte. Gli imprenditori di successo percepiscono in anticipo determinate evoluzioni e tendenze, battendo sul tempo i loro concorrenti. Sono coincidenze puramente casuali oppure sottostanno a qualche legge? E’ possibile percepire il futuro in anticipo? E se sì, come si può vedere nel futuro quando questi non ha ancora avuto inizio?
Il 6 Gennaio 1967, all’Università di Utrecht in Olanda si tenne un test di valutazione delle capacità precognitive diretto da Gerard Croiset. Croiset doveva riuscire a predire chi si sarebbe seduto sulla poltrona n.9, in occasione della conferenza dell’Aia che si sarebbe tenuta da lì a 25 giorni. Quando l’esperimento ebbe inizio, Croiset iniziò a concentrarsi descrivendo ciò che vedeva: una donna piuttosto radiosa e di mezza età… permanenza per un certo arco di tempo a Schevingen… casa rurale in cui vengono bruciati animali ancora vivi…la donna era molto impressionata dall’opera “Falstaff”… seguirono poi altre annotazioni ancora.
I ricercatori che parteciparono come osservatori del test rimasero letteralmente sbalorditi quando, 25 giorni dopo ed in seguito a sorteggio, una donna di mezza età estrasse esattamente il n.9, che la stessa donna si intrattenesse spesso a Schevingen e che da bambina visitava spesso una corte rurale che più tardi si sarebbe incendiata assieme a tutti i suoi animali e ancora, che la prima opera cantata nella sua vita fosse “Falstaff”.
L’esperimento non lasciava alcun dubbio. Croiset era riuscito a valicare i confini spazio temporali per guardare nel futuro. In seguito, egli sostenne centinaia di altri test assieme a scienziati provenienti da ogni parte del mondo – riscuotendo enorme entusiasmo!
Con l’ausilio di sofisticate apparecchiature di misurazione, il neurologo Benjamin Libet riuscì a dimostrare che durante i campionati di atletica leggera, i centometristi partono già dopo 100 millisecondi dallo sparo di partenza, nonostante esso sia fisicamente avvertibile dopo 400 millisecondi. Da queste sue esperienze egli dedusse il verificarsi di eventi premonitori che spiegò come: “trasferimento soggettivo di stimoli provenienti dal futuro che si spostano a ritroso nel tempo presente”.
Un ricercatore di nome Dean Radin, riuscì a confortare con ulteriori prove la teoria di Libet. Durante una delle sue sperimentazioni egli dimostrò come immagini ad alto contenuto emotivo scelte a random da un computer, suscitassero reazioni fisiche tra i partecipanti del test ancor prima che le immagini stesse apparissero ai loro occhi. Nella fattispecie constatò che il sangue reagiva 3 secondi prima, il ritmo cardiaco 2 secondi e la pelle 1 secondo prima di ogni evento, definendo questo tipo di premonizione “riflesso precognitivo”.
Anche nel nostro quotidiano possiamo osservare il verificarsi di questi eventi. Molte persone si accorgono ad esempio di incorrere in situazioni che già avevano sognato o previsto. Nel suo libro: “Il settimo senso dell’uomo”, il biologo Rupert Sheldrake descrive apertamente questi fenomeni. Tra i molti fatti da lui citati, vi è quello dell’attentato terroristico dell’11 Settembre al World Trade Center che, come lui spiega, fu previsto in sogno da moltissime persone. Anche le esperienze di Déjà-vu basano su una percezione del futuro (ulteriori informazioni su questo argomento nella Newsletter no. 9).
FOTO Secondo Albert Einstein il tempo è relativo e ciascuna frazione temporale, passato, presente e futuro, esiste contemporaneamente. La teoria della relatività ci insegna dunque, che è solamente il punto di vista dell’osservatore che fa la differenza e in base a quest’ottica, è solo il nostro punto di vista che stabilisce in quale stato di coscienza ci stiamo trovando e l’esatta sequenza temporale che stiamo vivendo.
Tramite alterazioni pilotate dello stato di coscienza, è quindi anche possibile pre-vedere nel futuro!
Possiamo allora dire che lo sviluppo delle facoltà precognitive ci aiuta ad essere preparati su ciò che ancora dovrà accadere, ponendoci nella conveniente posizione di riuscire a modificare il futuro!
Sarà così possibile:
I viaggi spazio temporali ci permettono di riconoscere cose che non avremmo mai sognato!
Grazie ad una tecnica mirata, si può imparare ad attivare l’emisfero cerebrale destro – immaginifico intuitivo – per conseguire elevate prestazioni creative e darsi la possibilità di sondare il futuro…
Se questa opportunità vi incuriosisce, visitate una delle nostre conferenze, oppure partecipate direttamente al prossimo seminario in calendario. Saremo lieti di avervi tra noi!
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